Foreign Dubbers e la loro nuova avventura in musica, intitolata “Natura” con ospiti d’eccezione i Sud Sound System. Traccia da oggi disponibile in digital, sparsa per la rete. Il duo Dub bresciano mischia le carte sonore e reinterpreta in chiave Dub un tema molto dibattuto di questi tempi: i problemi ambientali.
Ciao ragazzi! Come è nata questa collaborazione con i Sud Sound System?
Ciao Zion Street! Inizia tutto un po’ di tempo fa quando siamo stati invitati a suonare a “CABU suoni nel bosco” in zona Ravenna, appena dopo il nostro live abbiamo conosciuto Ohm Guru Aka Riccardo Rinaldi , storico collaboratore di Sud Sound System che, dopo averci fatto i complimenti per il concerto, ci ha proposto di provare una collaborazione con loro.
Stavamo giusto provando pezzi per il nostro primo album ed ovviamente abbiamo provato a metter giù qualcosa da sottoporre..
Dopo aver proposto la base di Natura, Nandu Popu è stato il primo a metterci una linea vocale e siam rimasti subito impressionati dal tema e dal suono che stava prendendo il pezzo.. con l’aggiunta di Don Rico e Fabio abbiamo poi urlato al miracolo!!
Ci piace davvero molto quello che ne è uscito, abbiamo corretto un po’ la struttura per chiudere meglio il cerchio con il cantato e siam molto soddisfatti del risultato.
Parliamo di “Natura” il vostro nuovo singolo in arrivo. Le tematiche sono ben chiare: raccontateci cosa ne pensate di questi temi come l’inquinamento e la distruzione del ambiente da parte del sistema capitalistico.
Son sicuramente temi molto caldi, se ne parla già da un po’ ma c’è molto da fare.
La musica da sempre è uno dei modi per far arrivare messaggi, sensibilizzare, portare a riflettere ed è dunque nostro dovere tenere alta l’attenzione sul tema.
Il cambiamento è sotto gli occhi di tutti.
Una traccia decisamente più “solare” rispetto al vostro solito repertorio. Non vi spaventa questa scelta stilistica sicuramente nuova nella vostra discografia?
Sia io (Gibo) che il Joe siamo di base molto solari, chi ci conosce lo può confermare, siam grandissimi amanti della musica reggae, ma anche cose più Latin, Brasilian, Afrobeat..ascoltiamo praticamente pezzi che arrivano da tutto il mondo.
A volte siamo più cupi e ci piace ricreare atmosfere lontane e più mental, altre volte esce più il lato allegro.
Quando siamo in giro spesso buttiamo giù idee con chitarra acustica e djambè o cajon.. li è più naturale muoversi in sonorità più solari.
Usiamo l’impostazione dub come tecnica, ma come generi non ci poniamo limiti.
Come scrivete un brano? Ci raccontate qualche dietro le quinte?
Generalmente parte tutto dalla linea di basso e dal levare.
Combinazioni di accordi minori, maggiori settime ecc danno già una prima impronta sul pezzo,cerchiamo allora qualche sampler che caratterizzi ancor di più il pezzo e poi iniziamo a metterlo in loop e suonarci sopra batteria e percussioni.
a questo punto l’idea è già più sviluppata e capiamo dove possiam muoverci con stop, stacchi, aumentare o diminuire intensità ecc..
La scena Dub italiana. Come la vedete da qui ai prossimi 5 anni?
Noi nasciamo come live band, quindi fino a qualche tempo fa ascoltavamo principalmente dub band, soprattutto estere, scena francese su tutte.
In italia forse questa linea di Dub non è molto sviluppata, è più orientata sul producer, o soundsystem che stiamo iniziando a conoscere pian piano e ci piace molto.
Ci è capitato di suonare in un soundsystem , una versione che non avevamo ancora provato e non vediamo l’ora di riprovare.
Dove troveremo il vostro nuovo singolo?
Natura esce Venerdì 27 su tutti gli store digitali, successivamente sull’omonimo disco fisico che uscirà a breve per la label salento sound system.
Prossimi live?
Stiamo iniziando ora a muoverci, abbiamo già la conferma del ritorno a Londra per fine Novembre, dove suoneremo al Fox and Firkin di Brixton.
A voi i saluti, finali.
un big up a Mekis e Zion street, continuate così che sono rari i programmi radio del genere.
ciao a tutti ci si vede in giro!!! “stu tu tan tan tan tan tan tan”.